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Immagine del redattoreLaura Zanardi

C come collant


Pizzo, intrecci, rete e fantasie. I collant non sono sempre stati così: all’alba dei tempi, quando l’uomo ha iniziato a vestirsi, anche le gambe sono state coperte con l’unico scopo di tenersi al caldo. Nel Medioevo è proprio con la lavorazione della seta che si cominciò a produrre questo tipo di indumento, prima esclusivamente maschile, poi presente anche negli armadi delle dame, ma solo aristocratiche, perché il materiale, il costo e le occasioni non erano pensati per le donne del popolo.

Avendola presa un po’ troppo larga direi di andare avanti di qualche secolo: come tutte le rivoluzioni sociali e stilistiche che si rispettino, ci ritroviamo inevitabilmente negli Anni ‘50. Anzi, per correttezza narrativa, sarebbe ancora più esatto partire da qualche decennio prima se vogliamo capire bene l’origine e l’evoluzione di questo accessorio quindi, se siamo tutti d’accordo, partirei dagli Anni ‘30.



"Resistente come l'acciaio, delicata come la ragnatela"

Dicevamo: l’invenzione dei collant è legata più propriamente agli Anni ‘50, ma è alla fine degli Anni ‘30 che inizia la storia di queste calze così desiderate. Nel 1938 alcuni ricercatori della DuPont Company inventano una fibra sintetica che rivoluzionerà la storia della moda. Di cosa stiamo parlando? Del filo di nylon! Un materiale che di lì a poco sostituirà le calze in seta utilizzate fino a quel momento ma che, per quanto fossero pregiate e alla portata di pochi, si rivelano fastidiose, poco aderenti alle gambe e anche antiestetiche.


Dopo la guerra, negli Anni ‘50, la produzione delle calze in nylon riprese con grande successo, tanto che tutte le grandi dive dell’epoche sfoggiarono i loro modelli sul piccolo e grande schermo, da Marilyn Monroe a Brigitte Bardot. Ricordiamoci che stiamo ancora parlando di calze sorrette dalla giarrettiera, perché sarà il 1959 l’anno di svolta in cui nasceranno ufficialmente i collant che noi oggi conosciamo. Chi dobbiamo ringraziare? Allan Gant negli Stati Uniti, che propone modelli non più soltanto nel classico color carne dei primi Anni ‘40, ma anche in nero e nella forma di autoreggenti e gambaletti. Lo stile sensuale degli Anni ’50 non sarebbe stato lo stesso senza i collant: l’accessorio indispensabile anche per completare i look più audaci come quelli da pin up che iniziano a riscuotere particolare successo.


Da quel momento in poi, le calze hanno conquistato il mondo dell’eleganza, dello stile e della moda. Sono diventati accessori preziosi ed essenziali da mostrare con gonne sempre più corte, o con mini abitini. Insomma dagli Anni ’50 in poi la fama delle calze non ha fatto altro che crescere senza che esse passassero di moda, sono mutate per forme, colori e fantasie, certo, ma non hanno più abbandonato le gambe delle donne.
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